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  Arp 2600

Piero Evandri

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ARP 2600 SYNTHESIZER

L'ARP 2600 è senza dubbio uno dei pochissimi MOSTRI SACRI DELLA SINTESI
analogica mondiale.

Per decenni è stato utilizzato in tutte le forme di musica e da moltissimi artisti famosi.

MONDO ANALOGICO

Questo esclusivo sintetizzatore monofonico semi-modulare, progettato e realizzato dall'Ing.  ALAN ROBERT PEARLMAN  ( ARP ), è stato pensato per i professionisti ma è anche abbastanza facile da usare come strumento didattico. In effetti l'ARP 2600 nel suo insieme ha gareggiato direttamente contro i sistemi di sintesi provenienti da Moog negli anni '70.
Il 2600 è stata la risposta di
ARP al sistema modulare, creando un sintetizzatore più compatto, più stabile e più intuitivo.

 

L'ARP 2600 è ancora oggi uno dei sintetizzatori più apprezzati perché è stato lo strumento di riferimento, a livello mondiale, per creare di tutto negli anni '70, da R2D2 (Guerre Stellari) fino alla fusion jazz.

 

L'ARP 2600 è considerato uno dei pochissimi sintetizzatori leggendari di tutti i tempi.

 

Questo synth, da sempre, è definito da tutti come "il classico insuperabile", per le sue caratteristiche sempre attuali nella storia degli strumenti musicali elettronici di tutti i tempi. Posizione quasi unica per la qualità dei suoi componenti, per la sua maneggevolezza ed infinita versatilità.
L'obiettivo storico dello strumento doveva essere quello di offrire all'utente uno studio elettronico in miniatura autosufficiente.
Il sistema doveva essere inglobato in una custodia che fosse robusta, di facilissimo trasporto, con tre
Oscillatori Audio a frequenza variabile da 03 Hz a 20 KHz. I tre oscillatori dovevano essere tutti processabili con potenziometri (slider) doppi a corsa lunga, affinché i secondi (potenziomentri scalati) permettessero di realizzare un'accordatura ancora più precisa (fine tune).

Inoltre è di fondamentale importanza ricordare che, per quegli anni, gli OSCILLATORI ARP erano incredibilmente più stabili (rispetto alla concorrenza) anche quando venivano sottoposti ad importanti stress di utilizzo e sbalzi di temperatura, risultando così estremamente affidabili in usi sia dal vivo che in sala d'incisione.

 

L'ARP 2600 progettato, prodotto e migliorato nelle sue caratteristiche per oltre 9 anni, è stato sempre considerato uno degli apparati analogici più richiesti ed emulati fino ad oggi, grazie alle sue capacità sonore uniche e mostruose.

 

Mentre l'ARP 2600 presentava molti degli stessi tratti del MiniMoog e di altri sintetizzatori dell'epoca (3 VCOS, 24 / dB lter), contemporaneamente eccelleva nella sua complessità ed offriva all'utente molte più opzioni, grazie alla sua interfaccia semi-modulare che consente tutt'oggi di reindirizzare il segnale dovuto con patch cord.

Funzionalità aggiuntive come follower di inviluppi, riverbero a molla incorporato, altoparlanti integrati e una sezione di modulazione estremamente completa e patchabile, hanno fatto evidenziare il 2600, che vanta possibilità praticamente infinite e opzioni di routing.

L'ARP 2600, costruito tra il 1971 e il 1980 in quattro versioni, ognuna avanzata rispetto le precedenti, per sopperire a dei "bug" nel sistema, ha nel tempo migliorato la stabilità e con vari piccoli aggiustamenti ARP Instruments ha portato al Top questo MOSTRO SACRO della SINTESI, fino alla scomparsa dell'azienda “ARP Instruments” nel 1980.

 

A differenza di altri sistemi modulari dell'epoca, che richiedevano l'acquisto di moduli individuali e cablati dall'utente, il 2600 era semi-modulare con una selezione fissa di componenti di sintesi a base internamente pre-cablata. Il 2600 era quindi ideale per i musicisti nuovi alla sintesi, grazie alla sua capacità di essere utilizzato con o senza patch-cord.

Al suo lancio iniziale fu indirizzato nella sua commercializzazione prevalentemente verso le scuole superiori e le università.

 

Le versioni base dell'ARP 2600 sono comunque effettivamente tre.

La prima, soprannominata "Blue Marvin", era alloggiata in una custodia di metallo blu/grigio con una tastiera accoppiata al sintetizzatore ed era assemblata in una piccola struttura in Kenneth Street a Newton Highlands, Massachusetts, durante i primi passi di ARP come azienda.

Gli ARP 2600 successivi usarono la costruzione in legno ricoperto di vinile con angoli in metallo sia per il sintetizzatore che per la tastiera, rendendolo uno strumento più resistente e portatile.

Le prime versioni contenevano un'imitazione del VCF "ladder" a 4 poli di Robert Moog, in seguito oggetto di una causa minacciata (anche se in definitiva inesistente) poi rientrata con un accordo.

Infine, per adattarsi alla livrea nero/arancione degli altri sintetizzatori di ARP, gli ARP 2600 sono stati fabbricati con etichette arancioni su un pannello di alluminio nero.

I modelli grigi 2600 di media produzione presentavano molte diversità tra loro.

Le modifiche ai circuiti e alle lettere dei pannelli hanno fornito almeno tre diversi modelli di pannelli grigi.

Alan Robert Pearlman ( ARP ) ha fornito sintetizzatori a noti musicisti, come Edgar Winter, Pete Townshend, Stevie Wonder, Joe Zawinul e Herbie Hancock, in cambio ciascuno di loro ha fornito alla ARP appoggio promozionale in qualità di professionisti nel settore musicale.

Le società di software, come Arturia e Way Out Ware, hanno commercializzato emulazioni software per l'uso con apparecchiature musicali moderne, come dispositivi MIDI e sequencer di computer.
Esiste comunque un'importante differenza tra il suono "ARP" emulato e quello di un reale ARP 2600.

Il sound designer Ben Burtt ha usato un ARP 2600, combinato con la propria voce, per creare la voce di R2-D2 nei film di Star Wars.

Burtt usò anche il 2600 per creare gli effetti sonori dell'Arca dell'Alleanza in Raiders of the Lost Ark.

 

Il 10 gennaio 2020 la Giapponese Korg Inc. ha ri-prodotto l'ARP 2600 come ARP 2600 FS, una fedele riproduzione dell'originale versione grigia del 1972.

KORG annunciò che si sarebbe trattato di una produzione limitata dello storico strumento (ARP 2600 FS) ma i numeri esatti da produrre in tutto il mondo sono rimasti incerti (attualmente sono state dichiarate 400 unità).
La mia unità ha il numero di serie 323.
La riedizione include alcune aggiunte e/o aggiornamenti, come ad esempio: entrambi i tipi di filtro trovati nelle versioni degli anni '70, uscite XLR bilanciate, MIDI, un sequencer/arpeggiatore di base e un flight case per i viaggi.

La tastiera inclusa si basa sulla Master-Keyboard originale 3620 che ora fornisce anche aftertouch e una migliore bifonia.

 

Molti anni fa in due studi di registrazione ho suonato con degli ARP 2600.

Con il passare degli anni ho seguito l'evoluzione ed i prezzi degli strumenti ben mantenuti andare oltre i 10.000 $.
Il valore straordinario di Korg ?

                                              . . .  Averlo riportato in vita dopo l'Odyssey.

Ora ne ho uno tutto mio dotato inoltre di sequencer, uscite bilanciate, aftertouch e MIDI.

Fare queste modifiche su un 2600 vintage e farlo correttamente costerebbe molto di più dell'attuale valore di mercato e l'integrazione non sarebbe così pulita.

ARP 2600 FS
Questa è l'unità che utilizzerete

L'attuale ARP 2600 FS riprodotto da KORG, rispetta l'ARP vintage in tutto (è un ARP ORIGINALE a tutti gli effetti)  e allo stesso tempo rende lo strumento adatto ad un ambiente moderno.

Cari amici, ben tornati  . . .  perché questo è lo spettacolo che non finirà mai . . .

Volete cimentarvi nel suonarlo in studio ?

                          Non dovete far altro che chiedere . . .

                                                                                       Piero Evandri . . . Sound Design

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