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MONDO ANALOGICO

Il mondo analogico e la sintesi sottrattiva.

Il mondo dei sintetizzatori è estremamente vario e complesso !

Cos'è la sintesi sonora ?

Tutto parte dal concetto di “sintesi sonora”, cioè quella tecnica che ci permette di generare artificialmente un suono.

MONDO ANALOGICO

Lo scopo è appunto quello di ricreare elettronicamente (in maniera artificiale) una qualsiasi sorgente sonora.

Un suono, un timbro elettronico.

Il sintetizzatore, di conseguenza, ci permette di attivare questo processo, perché è quello strumento musicale elettrofono, che ci consente di generare autonomamente un qualsiasi segnale audio.

In pratica il sintetizzatore è quell'apparato che ci permette in prima battuta, attraverso degli oscillatori, di creare un’onda sonora che poi, grazie a vari filtri, mixer, amplificatori e moduli aggiuntivi, ci consente di modificare la sorgente emessa in una infinità di modalità differenti, manipolando (il suono e/o sorgenti prodotte), attraverso successivi stadi di trasformazione e di elaborazione, sino ad arrivare al risultato desiderato.

SINTESI ADDITIVA E SINTESI SOTTRATTIVA

I sintetizzatori si dividono in due grandi famiglie: analogici e digitali.

Per quello che riguarda il digitale posso ricordare velocemente una “ triade ” che ha fatto storia nella musica mondiale, parliamo di Roland D50, Korg M1 e Yamaha DX7, tutti Poly-Sinth caratterizzati dalla presenza di una CPU e di un DSP (Digital Signal Processing) i quali hanno dato vita a nuove forme di sintesi a partire dagli anni ’80 (ad esempio: sintesi FM, Wavetable, sintesi vettoriale ecc. ecc.. ).

 

Partendo dalle origini abbiamo però avuto prima la sintesi analogica, che a sua volta va divisa in due metodi profondamente diversi: sintesi additiva e sintesi sottrattiva.

La primigenia è stata la sintesi additiva, tecnica in cui vengono generate e poi combinate insieme più forme d’onda sinusoidali con le quali generare come risultato finale una forma d’onda complessa. Sappiate che le singole onde sinusoidali hanno solo la frequenza fondamentale e mancano di ogni ulteriore * ”componente armonica”.

 

* “componente armonica e/o componenti armoniche”:
parliamo di quelle componenti superiori di un suono complesso, le quali si trovano, rispetto alla fondamentale, ad una distanza tale da risultarne dei multipli. Al contrario le componenti non armoniche non sono multiple della fondamentale. La fondamentale, ovviamente, è chiaramente la frequenza più bassa e più forte dello spettro armonico, cioè quella nota attorno alla quale si concentra il maggior quantitativo di energia sonora.

La sintesi additiva però, risultò sin da subito essere molto costosa e quindi disponibile per una limitatissima cerchia di appassionati e cultori del settore, fino a quando il leggendario “Bob (Robert Arthur) Moog” produttore del mitico Minimoog Model D (nato a New York il 23-05-1934), nei primi anni sessanta (1963/64), grazie alle sue intuizioni ingegneristiche, elaborò una geniale alternativa chiamata sintesi sottrattiva.

 

Da allora la sintesi sottrattiva ha avuto sempre di più uno sviluppo enorme ed è ancora oggi la tecnica di sintesi analogica più accattivante e diffusa tra i cultori ed appassionati di sintesi.

La tecnica della SINTESI SOTTRATTIVA opera in un modo diametralmente opposto rispetto a quello della sintesi additiva.

Infatti il processo di sintesi sottrattiva implica che si generi inizialmente una forma d’onda molto ricca di contenuti armonici per poi procedere gradualmente all’eliminazione di tutto il contenuto superfluo, andando a filtrare l’onda generata fino ad ottenere il suono desiderato.

La sintesi sottrattiva è quindi diventata ben presto la base per lo sviluppo e la diffusione dei synth analogici.

Oggi possiamo sicuramente dichiarare che la sintesi sottrattiva è di gran lunga la tecnica di sintesi per eccellenza e, come tale, sicuramente una competenza da acquisire e padroneggiare nel miglior modo possibile per qualunque appassionato e/o professionista che utilizzi dei sintetizzatori.

 

Il mondo dei sintetizzatori oggi possiamo definirlo un universo infinito e ricco di alternative ma al contempo difficile da esplorare in un lasso di tempo ridotto.

Il mio consiglio . . . metteteci tanta passione perché nella sintesi sottrattiva non vi è limite all'immaginazione.
§ Un esempio per tutti è l'ARP 2600  un Mostro Sacro della sintesi mondiale

con il quale è stato generato di tutto . . . e non è ancora finita.

 

                                                                                                         Piero Evandri . . . Sound Design

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